Se ti sei mai dedicato alla lettura di qualsiasi approfondimento finanziario, probabilmente hai sentito nominare i termini “mercato toro” e “mercato orso“. Questi due termini sono usati per descrivere le condizioni attuali o previste di un dato mercato, a volte per un solo titolo, a volte per il mercato nel suo complesso.
Ebbene, se vuoi capire quando investire e quando uscire dalle posizioni, non puoi che avere una buona idea di cosa intendono gli analisti di mercato quando usano questi termini, in quanto forniscono una chiara idea del fatto che il mercato abbia una tendenza al rialzo o al ribasso.
Mercati toro
In un mercato toro, il mercato tende al rialzo. Il nome deriva dalla posizione delle corna del toro, che puntano verso il cielo mentre il toro attacca il suo avversario. Questo tipo di tendenza del mercato coincide tipicamente con una spinta dell’economia o con altri fattori che contribuiscono ad aumentare la crescita dell’industria, come una diminuzione dei tassi di disoccupazione o una spinta al prodotto interno lordo (PIL) nazionale.
I prezzi delle azioni salgono su una pendenza continua verso l’alto, e solo una piccola minoranza di analisti prevede che il mercato prenderà presto una svolta significativa verso il basso. Affinché la crescita del mercato sia considerata un mercato toro, deve tipicamente mantenere questo livello di crescita per almeno alcuni mesi, anche se alcuni mercati toro possono rimanere in questo stato per un anno o più.
Sebbene i mercati toro sono caratterizzati dalla loro crescita, questo non significa che i prezzi delle azioni debbano aumentare uniformemente senza alcun crollo. I mercati fluttueranno naturalmente nel tempo anche quando stanno facendo bene, dato che gli investitori continuano a commerciar fare trading in entrambe le direzioni. Tuttavia, è importante tenere a mente che durante un mercato toro, il prezzo medio delle azioni tende al rialzo anche se i prezzi giornalieri possono variare.
Durante un mercato toro, gli investitori hanno più fiducia e tendono ad acquistare più azioni. Sia gli individui che le grandi società d’investimento sono abbastanza ottimisti sul futuro dei loro investimenti, poiché credono che sia il momento di fare un buon profitto. Anche se si possono certamente fare soldi se si investe verso l’inizio di un mercato toro e ci si può godere la corsa fino alla cima, bisogna tenere a mente che ciò che sale… deve alla fine tornare giù. Prima o poi, il mercato si sposterà e i prezzi delle azioni scenderanno di nuovo.
Mercati orso
I mercati orso sono l’opposto dei mercati toro, cioè rappresentano periodi di declino del mercato azionario. Simile ai mercati toro, un mercato orso prende anche il suo nome da come l’animale combatte: in questo caso, rispecchia il modo in cui un orso colpisce un nemico con la sua zampa, dall’alto verso il basso. Durante i mercati orso, i prezzi delle azioni scendono, con gli investitori che si fanno frequentemente prendere dal panico e si affrettano a vendere per recuperare parte delle loro perdite. Possono essere innescati da problemi economici o da altri spunti.
Ora, sebbene sia i mercati toro che i mercati orso possono essere usati in un senso più colloquiale per descrivere qualsiasi svolta verso l’alto o verso il basso, l’uso standard è che un mercato o un singolo titolo deve sperimentare un declino del 20% o più, per un periodo di tempo prolungato (tipicamente almeno due mesi) per essere considerato ribassista. Un calo così forte spesso porta a un numero ancora maggiore di vendite di azioni, poiché nessuno vuole essere l’ultima persona a rimanere con il cerino in mano!
Infine, tieni conto che anche se i mercati ribassisti sono generalmente visti come una cattiva notizia per gli investitori, ci sono pur sempre alcuni modi in cui è possibile fare soldi con essi. Ne parleremo nei prossimi approfondimenti!