Quando inizi a investire, dovresti considerare qual è il tuo livello di tolleranza al rischio in questo specifico momento della tua vita: la tua propensione o avversione al rischio può infatti cambiare drasticamente, ampliandosi o riducendosi a seconda del contesto, del tuo reddito, delle tue responsabilità, e così via.
Per esempio, se sei giovane e hai molti risparmi, puoi permetterti di giocare nel mercato azionario con un po’ più di rischio. Se hai un lavoro poco pagato e solo poche centinaia di euro di risparmi sul conto corrente, dovresti invece cercare di investire in strumenti più affidabili e meno volatili, perché perdere questa piccola rete di sicurezza potrebbe essere devastante. Insomma, investire richiede molta riflessione, non importa quanti (o quanti pochi) zeri ci siano nel tuo conto in banca!
Molti nuovi investitori fanno l’errore di assumersi troppi rischi in una volta sola. Investono dunque in società altamente volatili, scommettendo i risparmi di una vita sul rialzo dei prezzi delle azioni, perché magari non vogliono perdere quello che ritengono essere un buon treno. Tuttavia, questi sono soldi che non possono permettersi di perdere!
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Se di fatti i prezzi dovessero scendere, i risultati sarebbero catastrofici, e possono essere devastanti se si perde abbastanza denaro da mandare in tilt il proprio budget.
Ecco perché, prima di iniziare a investire, è fondamentale prendersi un po’ di tempo per considerare quanti rischi puoi permetterti di assumerti con il tuo denaro, valutando magari di metterne prima un po’ da parte in un conto di risparmio in modo da avere qualcosa su cui ripiegare se i tuoi investimenti non vanno bene.
Un metodo per gestire correttamente il rischio è investire solo quanto si è disposti a perdere. Molti esperti raccomandano di “chiedersi come ci si sentirebbe se si perdesse l’intero investimento“. Anche se nessuno ne sarebbe evidentemente felice, perderesti il sonno e correresti il rischio di ammalarti?
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Se perdere il tuo investimento finirebbe con il cambiarti la vita, dovresti riconsiderare quante azioni stai comprando e quanto sono rischiosi i tuoi investimenti prima di andare avanti.
Naturalmente, la regola di cui sopra vale soprattutto nel caso in cui tu abbia la tendenza a investire in strumenti finanziari particolarmente rischiosi e volatili come le criptovalute. Ricorda che più uno strumento finanziario è ad alto rischio, e minore dovrebbe essere la quota di portafoglio che dovresti destinare in esso.
Per esempio, per quanto concerne gli investimenti in criptovalute o investimenti in rischi equivalenti, sarebbe opportuno destinare una quota del portafoglio non superiore al 2-4%. E tu che cosa ne pensi? Come è strutturato il tuo portafoglio? E come gestisci il suo rischio complessivo?