Come funziona la tecnologia Blockchain

La Blockchain è riconosciuta come la tecnologia dietro Bitcoin e le principali criptovalute. E anche se Bitcoin è diventato uno degli sviluppi più celebri della tecnologia blockchain, la blockchain conserva la capacità di fare molto di più. È probabilmente una delle tecnologie più rivoluzionarie mai formulate, che potenzialmente altera il modo in cui svolgiamo le nostre operazioni economiche. 

In termini semplici, blockchain è un tipo di database. È una collezione di libri mastri digitali che possono registrare non solo le transazioni finanziarie, ma praticamente qualsiasi cosa di valore.

Le informazioni nella blockchain sono memorizzate in assortimenti che sono noti come blocchi, uniti o collegati insieme per formare una catena. Ogni blocco include un puntatore hash che lo collega al blocco precedente, e ogni blocco agisce come una pagina in un libro mastro. Un blocco è composto principalmente da tre elementi: 

  1. Dati. Il tipo di dati di cui è composto un blocco dipende in gran parte da ciò per cui viene utilizzata la blockchain.   Per esempio – i blocchi di Bitcoin contengono componenti come i dettagli del mittente, il destinatario, il numero di monete, ecc. 
  2. Hash. Nella tecnologia blockchain, l’hash rappresenta un’impronta digitale o una firma. È distintivo per ogni blocco e aiuta a identificare il blocco e il suo contenuto.
  3. Hash dell’ultimo blocco. La catena di blocchi è molto sicura perché ogni blocco contiene le informazioni del blocco precedente. 

Come fa una Blockchain ad essere sicura?

Intervenire su un blocco della catena è praticamente impossibile. L’hashing è il modo principale con cui una blockchain assicura la sua sicurezza: l’intrusione in un blocco della catena si traduce infatti in un cambiamento nell’hash di quel particolare blocco. Questo cambiamento rende il blocco seguente, quello che inizialmente faceva riferimento all’hash del primo blocco, non valido. Infatti, le alterazioni anche di uno solo dei blocchi rendono non validi tutti i blocchi successivi. 

Tuttavia, solo l’uso dell’hashing non è sufficiente da solo a scoraggiare la manomissione. Questo è dovuto all’alta velocità dei computer di oggi. Possono valutare migliaia di hash in un solo secondo, e i computer veloci aiutano l’hacker a cambiare l’hash di un blocco e poi a calcolare e modificare tutti gli hash dei blocchi successivi. Questo nasconde qualsiasi tipo di interferenza o manomissione dei blocchi. 

Oltre agli hash, le blockchain hanno misure di sicurezza supplementari, compresi elementi come il proof-of-work (PoW) e la distribuzione peer-to-peer. Una proof-of-work è un mezzo che limita la creazione dei blocchi. Prendendo Bitcoin come esempio, ci vogliono circa 10 minuti per calcolare il PoW necessario e aggiungere un nuovo blocco alla catena. Questo rende estremamente difficile interferire con un blocco. Se si manomette un blocco, si dovrà interferire con tutti i blocchi che seguiranno; quindi, manipolare una moneta come Bitcoin, che contiene migliaia di blocchi, può richiedere diversi anni ed è quindi improbabile che accada. 

Un altro modo in cui le blockchain garantiscono la loro sicurezza è l’essere distribuite. Non utilizzano infatti un’entità centrale per regolare la catena, ma usano invece una rete peer-to-peer (P2P). Nel caso di Bitcoin e di altre blockchain pubbliche, tutti hanno il diritto di partecipare. Ogni membro della rete è conosciuto come un validatore o un nodo, e ottiene l’intera copia della blockchain, che gli permette di accertare che tutto sia in perfetto ordine. 

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