Bitcoin è sceso brevemente sotto quota 21.000 dollari nella giornata di oggi prima di rimbalzare leggermente, continuando poi a subire pressioni al ribasso a causa della vendita di asset a rischio da parte degli investitori.
La criptovaluta più capitalizzata al mondo era in calo di circa il 7% e veniva scambiata a 22.531,22 dollari secondo i dati di Coindesk, finendo con l’essere negoziata al livello più basso dalla fine del 2020. Anche altre monete digitali, tra cui Ethereum, hanno subito un forte ribasso nello stesso frangente.
E così, la capitalizzazione di mercato delle criptovalute è scesa sotto quota 1.000 miliardi di dollari lunedì per la prima volta da febbraio 2021. Da sabato a ieri sono stati erosi dal mercato circa 200 miliardi di dollari.
Certo è che non si tratta di una debacle che riguarda solo le criptovalute, ma coinvolge anche azioni e altre asset class. Sul mercato sta infatti prevalendo la paura e l’incertezza, oltre che i dubbi su quel che avverrà nel breve e medio termine. E così, dal punto di vista tecnico, i mercati sembrano ipervenduti e ci deve essere un minimo che verrà raggiunto dal Bitcoin nel prossimo futuro affinchè la criptovaluta possa invertire la rotta.
Ricordiamo anche che gli asset criptovalutari sono stati colpiti duramente lunedì dopo che la piattaforma di prestito Celsius ha sospeso i prelievi, parlando dei timori di un problema di solvibilità dell’azienda che potrebbe estendersi ad altre parti del mercato delle valute digitali.
Celsius ha dichiarato che i prelievi, gli swap e i trasferimenti tra conti sarebbero stati bloccati a causa delle “condizioni estreme del mercato” e che la mossa era volta a “stabilizzare la liquidità e le operazioni. Stiamo adottando questa azione oggi per mettere Celsius in una posizione migliore per onorare, nel tempo, i suoi obblighi di prelievo“, ha dichiarato la società in una nota.
Nel frattempo, Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo, ha bloccato i prelievi di bitcoin per oltre tre ore “a causa di una transazione bloccata che ha causato un arretrato“. BlockFi, il prestatore di servizi di criptovaluta, ha tagliato i posti di lavoro a causa dell’impatto che le turbolenze del mercato hanno avuto sulle aziende.
Ciò premesso, il sell-off delle criptovalute arriva mentre gli investitori hanno evitato in generale gli asset rischiosi in un contesto di timori per una potenziale recessione globale, mentre le principali banche centrali di tutto il mondo aumentano i tassi di interesse per contenere l’inflazione.
Secondo Steve Liesman della CNBC, i responsabili politici della Federal Reserve statunitense stanno valutando l’ipotesi di un aumento dei tassi di 75 punti base nel corso della settimana. Si tratta di un aumento maggiore rispetto ai 50 punti base che molti trader si aspettavano. Il Wall Street Journal ha riportato per primo la notizia.